Oggi attraversiamo la Sabina fino a Poggio San Lorenzo (RI) , per un’esperienza particolare, il tour dell’olio extra vergine di oliva.

Il paesino di appena 540 abitanti è l’ultimo e il più alto paese olivicolo della zona. Si trova a 650 m s.l.m. Oltre questa altitudine, la coltivazione dell’olivo non è possibile.

Qui nel medioevo, sui resti delle mura della villa di Laberia Crispina, di epoca romana, fu costruito il frantoio Capofarfa e dal 1600 la famiglia Agamennone coltiva e riproduce nel rispetto della coltura biologica l’olivo presente nel territorio.

Ci accoglie Marco, il titolare, con il quale partiamo alla scoperta del territorio e del più antico alimento-condimento usato dall’uomo: l’olio extra vergine d’oliva.

Immerso in antichissimi oliveti ceduti nel 1600 dall’Abbazia di Farfa alla famiglia Agamennone, il castello era situato in posizione strategica per la difesa dell’Abbazia in quanto controllava le due strade preromane Salaria e Cecilia.

Torniamo all’azienda e pranziamo presso il ristorante allestito nelle sale del frantoio. Antipasto di terra, fettuccine fatte in casa e carne alla brace. Per finire, un bicchierino di genziana fatta con le radici raccolte da Marco sul Monte Terminillo.

Dopo pranzo andiamo a vedere le antiche macine in pietra ed il piccolo museo che, tra le tante curiosità, espone imponenti giare in terracotta anticamente utilizzate per la conservazione dell’olio. La struttura museale custodisce alcuni reperti di epoca romana e parte di un acquedotto del II sec. d.C.

Il cunicolo romano detto Vicus Nervae è lungo circa 1500 m e portava l’acqua al paese di Poggio San Lorenzo. E’ ancora in funzione e lo è stato per 2000 anni. Il tracciato irregolare si snoda per le viscere del paese.

Qui si produce anche una varietà particolare e molto pregiata di olio, la Mennonia, da una pianta che cresce esclusivamente in quest’azienda. Si tratta di un olio dal sapore molto delicato che esalta i piatti a base di pesce. 

Un’esperienza davvero interessante quella di oggi, trascorsa agriculturando !