Roma Termini. Con il treno Frecciarossa delle 8.00, alle 9.15 siamo alla stazione Centrale di Napoli.
All’edicola della stazione acquistiamo i biglietti per la Circumvesuviana (corsa singola € 3,90) e scendiamo al piano -1, a Piazza Garibaldi.
La Circumvesuviana è colma di turisti diretti a Pompei ed Ercolano, noi, in poco più di un’ora siamo a Sorrento.
Sin dal XIX secolo, Sorrento è una destinazione turistica dal saldo legame con il mondo anglosassone risalente all’epoca del “Grand Tour”. Ne deriva un’atmosfera molto diversa rispetto ad altre località turistiche della Campania, meno folcloristica e più ordinata. I bar, i ristoranti e i negozi sono perennemente affollati di turisti stranieri in ogni periodo dell’anno.
Per la notte ho prenotato Palazzo Starace, un B&B in pieno centro che consiglio per l’ottima posizione vicino alla stazione ferroviaria (5 mn a piedi) e al porto (10 mn a piedi) anche se piuttosto rumoroso dato l’affaccio su Corso Italia, la strada principale di Sorrento, molto animata durante le ore notturne.
Dopo una sosta per gustare gli arancini e i crocchè del Bar Rita, andiamo subito a prendere il pullman per Amalfi, di fronte alla stazione ferroviaria.
Facciamo il biglietto COSTIERASITA € 10,00, valido 24 ore, con cui è possibile fare un numero illimitato di spostamenti sui pullman tra i comuni della Costiera Sorrentina e della Costiera Amalfitana.
Il tempo di percorrenza tra Sorrento e Amalfi è di circa due ore in assenza di traffico. La strada è considerata una delle strade più panoramiche al mondo ma è a una sola corsia, piuttosto ristretta per ogni senso di marcia, con numerose curve e tornanti. Il traffico è molto intenso nei week end ed in alta stagione, per cui abbiamo programmato questa escursione in un giorno infrasettimanale di maggio, altrimenti sarebbe impossibile visitare tanti posti in un solo giorno.
La strada è a strapiombo sul mare. Mi sento sollevata a non essere venuta in macchina, almeno posso godermi lo splendido panorama.
Attraversiamo Praiano e il fiordo di Furore. Ad Amalfi scendiamo e prendiamo il pullman per Ravello.
Ravello si trova a 365 metri di altezza ed è nota per gli straordinari giardini sulle scogliere. In particolare, Villa Rufolo, in stile moresco, offre un’ampia vista ed ospita, ogni anno, d’estate, concerti che richiamano musicisti di fama internazionale e Villa Cimbrone, una tenuta in stile medievale arroccata su un’altura e circondata da un altro splendido giardino.
Diverse coppie di stranieri stanno celebrando il loro matrimonio in una cornice che non potrebbe essere più adatta.
Al ritorno da Ravello ci fermiamo ad Amalfi. La Cattedrale rispecchia la storia della città. Dallo stile Romanico del Campanile, al Barocco e al Rococò con influenze arabo-bizantine che rappresentano l’autonomia commerciale e politica raggiunta da Amalfi al tempo delle Repubbliche Marinare e il segno delle dominazioni subite in seguito. La facciata e l’intera Cattedrale sono uno spettacolo architettonico.
Intorno alle 18 arriviamo a Positano.
Positano è una delle mete più suggestive e frequentate d’Italia. Sin dai primi del ‘900, intellettuali, artisti e personaggi celebri la scelsero come esclusivo luogo di villeggiatura. John Steinbeck, Pablo Picasso, Paul Klee, Franco Zeffirelli, Liz Taylor e tanti altri nomi del jet set internazionale rimasero conquistati dalla dolcezza del clima e dalla bellezza del paesaggio. Il borgo, caratterizzato dalle abitazioni colorate, è costruito in verticale e percorso da ripide scalinate e viottoli.
Con le luci del tramonto i colori sono ancora più affascinanti e c’è molta meno folla. E’ piacevole passeggiare tra i vicoli e le botteghe artigiane dove si possono comprare i tipici sandali in cuoio senza essere assillati dal caldo e dalla ressa.
Alle 21 siamo di nuovo a Sorrento. Su consiglio dell’autista ci fermiamo al Ristorante Leone Rosso, un indirizzo da ricordare, si mangia bene e si spende il giusto.
Arrivati in prossimità della Grotta Azzurra è possibile acquistare il biglietto d’ingresso (14 €) e salire sulle barchette a remi con le quali si passa, da stesi, attraverso il piccolo varco naturale alto appena un metro.
La Grotta Azzurra è una della attrazioni più famose di Capri, d’Italia e del mondo.
Conosciuta sin dal tempo degli antichi Romani, si dice che l’imperatore Tiberio ne fece un suo ninfeo personale. Per molti anni fu dimenticata e, da quando su riscoperta nel 1826 dal pittore tedesco Kopisch, è diventata meta di pellegrinaggio per migliaia di tursiti provenienti da tutto il mondo.
Entrare nella Grotta Azzurra credo che sia una di quelle cose da fare almeno una volta nella vita. Quando si è dentro si assiste ad uno spettacolo che toglie il fiato. Dopo qualche istante gli occhi si adattano al buio e tutto si colora di riflessi di un azzurro indimenticabile mentre i barcaioli intonano canzoni napoletane.
Le foto di seguito non sono modificate. L’acqua è esattamente così, azzurro trasparente dai riflessi argentei. Sembra di volare sospesi nel cielo.
Capri è ricca di posti da visitare ma il luogo più iconico è la famosa piazzetta di Capri che raggiungiamo, dal porto, con la funicolare (2 € corsa singola). Simbolo della vita mondana e dell’eleganza caprese, la piazzetta è il cuore dell’isola. Con i suoi bar e la terrazza panoramica è la zona più esclusiva (e costosa) in assoluto, che accoglie celebrità e turisti da ogni angolo del mondo.
Da qui si snodano le vie principali dell’isola, prima fra tutte Via Camerelle, la strada dello shopping di lusso con le boutique di alta moda. L’atmosfera di esclusività che si respira tra le vie di Capri ne fa una meta molto ambita da vip e celebrità internazionali.
Proseguiamo verso i Faraglioni fino allo storico hotel Punta Tragara, progettato nel 1920 da Le Corbusier. La targa apposta all’ingresso ci ricorda che durante la seconda guerra mondiale ospitò il generale americano Eisenhower e il premier inglese Churchill.
Per essere un giorno infrasettimanale di maggio il flusso turistico è piuttosto intenso, si tratta in prevalenza di americani e questa splendida giornata ci concede un mite assaggio d’estate.
Torniamo a Marina Grande (il porto) e, su consiglio di Pasquale, avvicinato in un attimo di disorientamento, andiamo al ristorante da Peppino Buonocore dove, con una certa sorpresa, pranziamo a base di pesce freschissimo a prezzi piuttosto contenuti.
Alle 15.30 prendiamo l’aliscafo per Sorrento.
A Sorrento ci incamminiamo verso la stazione ferroviaria per prendere la Circumvesuviana. A differenza della mattina precedente, impieghiamo 1h 30, da Sorrento a Napoli. A quanto pare il pomeriggio e negli orari di punta i tempi di percorrenza sono molto più lunghi rispetto alla mattina. Fortunatamente eravamo partite con largo anticipo!
Per le 19.40 siamo a Roma, sono state trentasei ore intense.
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