Immerso nel verde delle colline umbre, Rasiglia a Sellano è un borgo medievale, nei pressi di Foligno, risalente al XIII secolo, detto anche “La Piccola Venezia dell’Umbria”.
Tra secolari case ed edifici in pietra che sembrano congelati nel tempo, la città è costantemente in movimento; piccoli ruscelli scorrono attraverso il villaggio, circondando le case.
I ruscelli, alimentati dall’affluente del Menotre, attraversano il paese formando torrenti, bacini e piccole cascate. Nel XVI secolo alimentarono il mulino, il lanificio, la tintoria e i lavatoi della città. Dopo la chiusura del mulino e delle fabbriche, molti hanno abbandonato Rasiglia per la città più vicina, e solo pochi residenti oggi vivono nel villaggio. Alcuni degli edifici abbandonati o danneggiati sono stati restaurati, come il vecchio mulino, mentre altri sono stati trasformati in abitazioni.
Luogo di nascita di S. Francesco (1181-1226), vi si erge la Basilica su due livelli a lui dedicata, la cui costruzione iniziò appena 2 anni dopo la sua morte.
La Basilica Inferiore è un luogo di pace e splendore senza pari che risultano difficili da descrivere, l’ambiente trasmette un senso di misticismo e delle emozioni che personalmente non ho provato in alcun altro luogo. Qui si trovano la cripta in cui è custodito il sarcofago del Santo, le reliquie e i celebri affreschi raffiguranti la sua vita attribuiti a Giotto e Cimabue.
La Basilica Superiore fu gravemente danneggiata dal terremoto del 26 Novembre 1997 provocando 4 vittime e distruggendo gran parte degli affreschi della volta della prima campata. Decine furono i restauratori impegnati nel lavoro di quello che venne chiamato Il cantiere dell’utopia, 60.000 le ore impiegate, per un costo di 72 miliardi di lire. In soli 2 anni la Basilica fu riaperta.
Gubbio è una graziosa cittadina medievale, nota per la sua Basilica, il Duomo ed il Palazzo dei Consoli.
La sua storia è strettamente legata a quella di S. Francesco, perché qui avvenne il miracoloso episodio dell’incontro col lupo citato nei Fioretti di S. Francesco ed in questo luogo avvenne anche la sua vera conversione dopo aver vissuto insieme ai poveri e ai lebbrosi.
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